Pensioni

Nel 2012 il sistema pensionistico ha erogato nella provincia di Bologna 440.434 prestazioni, per un ammontare di 5.776 milioni di euro. Il 58,2% dei trattamenti pensionistici spetta alle donne (ma solo per il 46,1% della spesa), il 41,8% ai maschi (per il 53,9% della spesa) . La tendenza è al calo del numero di prestazioni (-2,9% rispetto al 2008), mentre nello stesso periodo la spesa complessiva per pensioni è aumentata del 10,1%.

Le pensioni di vecchiaia e anzianità sono la maggioranza (nel 2012 costituiscono il 61,1% dei trattamenti pensionistici ed assorbono il 77,8% della spesa pensionistica totale). Le pensioni ai superstiti sono invece il 20,3% del totale. Cala il numero di prestazioni per vecchiaia e anzianità rivolte a persone di sesso maschile (-2,1% dal 2008 al 2012), mentre per le donne risultano in aumento (+1,2%); al contrario aumentano i trattamenti ai superstiti per i maschi (+1,9%) e calano per le femmine (-2,8%).

Il numero di pensionati (nel 2012 303.611), è in calo del -3% rispetto al 2008; la diminuzione è più marcata per i maschi (-3,2%) rispetto alle femmine (-2,8%), che nel 2012 rappresentano quasi il 55% dei pensionati.

L'importo medio annuo dei redditi pensionistici è pari a 19.023 euro nel 2012 e risulta aumentato rispetto al 2008 del 13,4%. Il reddito annuo da pensione è più elevato per i maschi che nel 2012 percepiscono in media 22.740 euro, mentre per le femmine l'importo è pari a 15.970 euro. Tuttavia, l'aumento rispetto al 2008 è più accentuato per le femmine (+14,2%) rispetto ai maschi (+12,9%), segno di un divario che si va restringendo in virtù di un impegno lavorativo femminile più continuativo e meglio retribuito rispetto alle generazioni precedenti.

Nel 2012 in provincia di Bologna 3 pensionati su 10 percepiscono meno di 1.000 euro mensili e le differenze di genere sono ancora accentuate. In particolare il 38,5% delle donne (ma solo il 19,6% degli uomini) percepisce fino a 1.000 euro. Al contrario solo il 7% delle donne percepisce più di 2.500 euro contro il 19,6% degli uomini.

Poco più della metà dei pensionati (50,2%) ha un'età compresa tra i 65 e i 79 anni, gli ultraottantenni ne costituiscono il 25,2% , mentre il 24,6% sono persone al di sotto del 65 anni.

Tra il 2008 e il 2012 gli interventi legislativi sulla materia hanno assottigliato il contingente di pensionati di età compresa tra i 55 e i 64 anni, mentre l'aumento della longevità ha inciso sull'incremento dei percettori nelle età più avanzate.

Sul sito del Dipartimento Programmazione del Comune di Bologna sono disponibili alcune tabelle di approfondimento sulla tematica.