Prodotto Interno Lordo

La provincia di Bologna è sostanzialmente una provincia "ricca": il P.I.L. procapite dei cittadini bolognesi, pari nel 2011 a 37.500 euro, colloca Bologna non molto distante dalle realtà economiche europee più avanzate. Il P.I.L. procapite provinciale, analogamente a quello regionale, è stato tendenzialmente in ascesa, con l'unica eccezione del 2009.

Il P.I.L. procapite emiliano-romagnolo nel 2011 era pari a 32mila euro, quello italiano a 26mila, mentre la media comunitaria si è fermata a 25mila.

La variazione percentuale del P.I.L. procapite dei bolognesi rispetto a inizio millennio è stata superiore al 20%; in Europa la crescita, molto più elevata (+37%), è il risultato della combinazione di aree a grande sviluppo (nuovi paesi membri e Germania) e di aree in crisi (nell'Europa meridionale, ma anche in alcune zone del Regno Unito).

Il Prodotto Interno Lordo della provincia di Bologna ha registrato un aumento considerevole rispetto al 2000. Nel 2011, ultimo anno disponibile, il P.I.L. bolognese vale oltre 37 miliardi di euro, con una crescita in termini nominali di 9,5 miliardi rispetto al 2000. L'andamento del P.I.L. della nostra provincia, analogamente a tutti gli altri livelli territoriali, è cresciuto a tutto il 2008. In seguito all'affermarsi della crisi economica, il P.I.L. bolognese ha avuto una considerevole flessione (a Bologna è stato "bruciato" circa un miliardo di euro) ed è tornato a crescere a partire dal 2010.

Rispetto a molte altre aree europee l'economia della nostra provincia, fortemente incentrata sulle esportazioni, ha dimostrato una notevole reattività agli stimoli esterni: Bologna, iniziando a risentire nel 2008 dei primi effetti della crisi globale,  nel 2009 ha registrato un calo del P.I.L.  meno accentuato rispetto alla media dell'Unione Europea.